Turismo di prossimità

Corriere del Ticino: opinione di Guido Sassi, 25.02.2021

Può darsi che alcuni comportamenti cambino in modo più duraturo, forse anche permanente. Durante il 2020 ho notato che molte famiglie hanno trascorso parte dell’estate a Lugano; c’è da sperare che il nostro territorio sia piaciuto e che magari vogliano tornarci di nuovo!

Un’opportunità per Lugano, che deve credere al turismo di prossimità. Piace agli svizzeri, ai ticinesi e anche agli stranieri. I viaggi a lungo raggio verso destinazioni lontane sono diventati «off-limits»; è cresciuta, al contrario, la domanda di vacanze brevi, rigorosamente con mezzi propri e in luoghi conosciuti e sicuri. I segnali che indicano questa tendenza sono in aumento ed essa potrebbe rivelarsi la risorsa del 2021: una magnifica prospettiva.

Soprattutto in questo periodo, è più che mai necessario comunicare. Identificare il nostro target di mercato è importante. Raccogliendo informazioni e analizzando le nostre attrazioni si possono selezionare segmenti che potrebbero essere interessanti. Investire nel marketing per attirare e far riscoprire il nostro territorio: è compito della Città, dell’ente turistico e del privato investire nella comunicazione per rendere appetibile una destinazione influenzandone l’immagine tramite canali come la TV, la stampa e i social network; ciò porterebbe effetti positivi alla nostra regione.

Guardiamo con fiducia al futuro, non tutto sembra perso: dobbiamo avere il coraggio di uscire da questo momento difficile. Alberghi, ristoranti, bar e commerci stanno soffrendo così come, più in generale, soffre tutto l’indotto legato al turismo.

«Non è mai una località ma piuttosto un modo nel quale vedere le cose» (Henry Miller).

Candidato PLR al Consiglio Comunale di Lugano

Esercente