Nel tentativo di sbloccare la situazione del Piano regolatore della stazione di Lugano, incagliatasi da tempo su due scogli, il numero dei posteggi e la cancellazione dei giardinetti, la Commissione dell'edilizia ha cercato in tutti i modi un compromesso e il Consiglio Comunale, a dicembre, lo ha accettato. L'obiettivo era trovare un consenso nel rispetto degli aspetti giuridici e dei reali bisogni della città. Alla stazione oggi ci sono 508 posteggi. Nel 2019 il Legislativo aveva deciso di mantenerne 400, mentre il Municipio ne voleva solo 260. Senza bloccarsi su ideologie anti traffico, l'Edilizia ha detto: sosteniamo il Municipio sui 260 posteggi e ne lasciamo 140 di riserva, rispettando così il voto del Consiglio Comunale, dichiarato legittimo dal Consiglio di Stato. Gli stalli supplementari saranno realizzati soltanto dopo un'attenta valutazione delle necessità future e una perizia del Politecnico federale: una proposta equilibrata e ragionevole. Non si vuole, come indicava una petizione che ha raccolto solo 430 firme, la costruzione di un autosilo di 400 posteggi con un costo di oltre 800 mila franchi per ogni stallo in più. Non si può prendere in giro la gente con simili falsità. Un'altra grossa criticità era la cancellazione dei giardinetti di Besso per far spazio ad una rotonda e al trasporto pubblico. E' l'ultima area verde di tutta via Besso, un importante riparo fonico e ambientale. Sentire che il Municipio voleva compensare (come esige la legge) questa perdita intervenendo al Tassino o sulla "bruga" di via Lucerna è un'ulteriore presa in giro. I disagi alla popolazione durante i lavori (programmati fino al 2028), l'accresciuto inquinamento ambientale e fonico, il rinvio di oltre 20 anni del progettato anello con il tunnel del Tassino, la prevedibile grossa penalizzazione del traffico e degli accessi pedonali da e per Besso, le problematiche della sicurezza con la nuova stazione dei bus: queste sono altre criticità ancora irrisolte. Ora si pretendono soluzioni che possano offrire alla popolazione di Besso, che non è di seconda categoria, un piccolo sollievo, come la realizzazione al più presto dei nuovi giardinetti con i suoi alberi nelle immediate vicinanze.
Consigliere Comunale del PLR a Lugano