Da tanto – troppo – tempo si sta dibattendo sul Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) o meglio sulle modalità che hanno portato il Municipio a sviluppare un progetto con HRS, azienda esperta e leader nello sviluppo di aree immobiliari e sportive. Un progetto studiato e costruito negli anni senza nessuna – come qualcuno vorrebbe far credere – improvvisazione.
Unitamente alla parte immobiliare, sarà dato ampio spazio all’area sportiva con un nuovo stadio e un palazzetto polivalente e dello sport. Lugano conta oggi 150 società sportive suddivise in 50 discipline diverse con migliaia di atleti, giovani e meno giovani, che fanno dell’attività sportiva la loro passione e in alcuni casi la loro professione. Buona parte di questi attende da anni la creazione del citato polo sportivo. Cornaredo gode poi di una situazione logistica eccezionale, a pochi metri dall’uscita della Vedeggio-Cassarate e a pochi minuti dal Centro cittadino. Proprio per la sua importanza regionale, per non dire cantonale, ci si deve poi attendere un maggior sostegno finanziario sia da parte del Cantone, sia da parte dei Comuni della cintura.
Su questo tema siamo in attesa di una risposta al puntuale atto parlamentare inoltrato al Consiglio di Stato con colleghi deputati del Luganese. Quanto speso per lo sport non sarà mai un costo, ma solo un investimento. Non dimentichiamo poi che Lugano è una delle città più sportivamente attive della Confederazione.
Chi dice oggi di scorporare la parte sportiva da quella immobiliare è decisamente fuori tempo massimo e non è a conoscenza del reale sviluppo che il progetto ha assunto. Sostenere questa tesi equivale, senza se e senza ma, a voler affossare il tutto.Porto spesso l’esempio del LAC, molto contestato e osteggiato sin dall’inizio e ora fiore all’occhiello della Lugano culturale: il nuovo PSE sarà a sua volta il fiore all’occhiello della Lugano sportiva. Chi vuol fare qualcosa trova la strada, chi non vuole fare trova le scuse. Avanti con fiducia con il PSE.
Candidato PLR al Consiglio Comunale di Lugano
Deputato al Gran Consiglio
Funzionario comunale