Pensare a Lugano diversamente non è una proposta

Corriere del Ticino: opinione di Andrea Nava, 01.04.2021

Sono Andrea Nava e sono per una nuova politica in una nuova città. Dobbiamo intervenire adesso: sono già passati e abbiamo già perso troppi anni.

Lo sapevate che quasi l’80% del traffico sul lungolago è di transito? Ecco allora spiegato perché anche i commercianti sono pronti a vedere ora Lugano diversamente. Proprio perché un centro cittadino attrattivo, magnetico, a misura di pedone, non potrà far altro che portare ossigeno ai commerci. Con la pedonalizzazione del lungolago di Lugano anche via Nassa cambierebbe volto. Un volto che tornerebbe a sorridere.

A Berna, il centro cittadino è pedonalizzato e i commerci con i cittadini ne traggono beneficio. Se ne discute a Losanna. Perché non farlo a Lugano? I luganesi e i turisti vivrebbero la città diversamente: più mobilità dolce, più luoghi d’incontro e più spazi per eventi. E quindi più centro cittadino e più Lugano per chi vive e visita il nostro bel Canton Ticino.

Ma poi c’è chi solleva la criticità inerente alla gestione del traffico. I flussi cambieranno comunque, anticipiamoli. Si parla di guardare lontano, di grandi progetti. Abbiamo fatto AlpTransit, cosa volete che sia il lungolago?

L’avete capito. Pensare a Lugano diversamente non è una proposta. È una necessità. Una necessità per ripopolare il centro cittadino, favorire i commerci e la ripresa economica. Una necessità per permettere a tutti noi di vivere anche il lago, diversamente. Una necessità affinché, rivedendo la riva del lago, ci si tuteli in vista delle future esondazioni del lago, sempre più attuali con il cambiamento climatico in atto.

E possiamo farlo ora. Non ci vogliono cent’anni per farlo. Quello che ci vuole è coraggio politico.

Candidato PLR al Consiglio Comunale di Lugano

Segretario PLRT