Il Consiglio federale manca di coraggio dopo una consultazione-alibi

Il PLRT ribadisce la necessità di riaprire la ristorazione entro il 22 marzo.

L’atteggiamento attendista ribadito quest’oggi dal Consiglio federale, che ha trasformato in esercizio alibi la consultazione con i Cantoni, costerà molto caro non solo alla ristorazione, ma anche a tutte le aziende e ai posti di lavoro direttamente connessi con l’attività di bar e ristoranti – e sono decine di migliaia. Una paralisi che presenterà un conto salato in particolare al Ticino, vista la sua vocazione turistica. Pur nel severo rispetto delle disposizioni sanitarie, occorre insistere per riaprire queste attività entro il 22 marzo per evitare di sacrificare la Pasqua.

In sintonia con il Paese e le categorie colpite, il PLRT ha lanciato la petizione online affinché si rafforzi la voce nei confronti del Consiglio federale a sostegno di una ragionevole riapertura della ristorazione. Un’iniziativa che in poche ore ha già superato il migliaio di firme, in costante crescita (per firmare la petizione: http://chng.it/4W7WqSNf9M). L’annunciato incremento del ritmo nella campagna di vaccinazione rappresenta un altro punto a favore di una riapertura più celere. Da Berna auspichiamo sempre ancora che l’analisi dettagliata dell’evoluzione situazione venga fatta ogni 15 giorni (e non ogni mese) e che vengano date chiare indicazioni su quanto accadrà dopo il 22 marzo.

Infine, un sistema di test più capillare potrebbe ulteriormente rafforzare la strategia di riapertura delle attività. Le soluzioni organizzative per garantire alle attività aperture in sicurezza e per agire anche a livello preventivo in vista dei prossimi mesi ci sono. Serve un modello che permetta al Ticino di profilarsi come cantone sicuro e di garantire il funzionamento alle aziende anche in caso di ripresa dei contagi. L’ipotesi di ulteriori chiusure sarebbe infatti insostenibile.

FIRMA QUI LA PETIZIONE PLRT